Apparecchio multifunzionale per la polimerizzazione interamente digitale.
- 10 cicli programmabili a controllo digitale
- polimerizzazione di resine per ponti e corone, protesi mobile
- compattatore di rivestimenti, gessi, siliconi
- possibilità di scarico totale aria/acqua o parziale (solo aria)
- possibilità d'utilizzo come pentola a pressione
Dati tecnici: capacità camera: 2,5 lt - Ø camera: 150 mm - altezza camera: 115 mm - potenza: 1200 W - pressione max d'esercizio: 10 bar - dimensioni: P 380 L 280 H 300 mm - peso: 13,5 kg.
Il polimerizzatore dalle grandi capacità, moderno, compatto funzionale. Un prodotto che rispetta la tradizione di solidità, praticità e lunga durata nel tempo. Collegamento a stampante. Permette di collegare la Polyprinter. La stampa emessa evidenzia nel dettagliato i cicli applicati nel ciclo applicato. Un controllo ed una certificazione scritta per i clienti più esigenti. Il disply visualizza: ora di avvio ciclo, pressione, temperatura, mantenimento, raffreddamento, scarico acqua/aria, stampa dati. Camera di grande capacità:si può inserire un articolatore normale. Dotata di cestello, scodello e supporto con pinzette. Dotata di sicurezza che evita l’apertura con macchina in pressione. Polimerizza qualsiasi tipo di resina, bagno idroscopico, bagno idroscopico a pressione, sceratura cilindri, pentola a pressione, pressa rivestimento gessi, cottura resina in muffola a polimerizzazione lenta, 10 cicli programmabili, accensione programmata e timer programmabile.
I polimerizzatori ACRYDIG sono completamente costruiti in acciaio inox. Il particolare design del coperchio di chiusura impedisce dispersione di vapori e sgocciolamenti di condensa, consentendo così il ciclo di polimerizzazione in atmosfera satura di vapore. L’ampia apertura e le adeguate dimensioni della vasca di polimerizzazione consentono una razionale disposizione delle muffole. Grazie al programmatore che consente il ciclo di prepolimerizzazione e lo spegnimento automatico di ACRYDIG a fine ciclo, le muffole raffreddano naturalmente, evitando così le microfratture della resina provocate da un raffreddamento troppo violento.